lunedì 9 luglio 2007

E' andata!!!

Ieri ho portato a casa le ultime cose da Folgaria e, sul passo del Sommo, girandomi, ho dato un saluto all’ultima zona di gara, non dimenticando di mandare una tremenda maledizione al tipo che ci ha costretto a modificare tre percorsi durante la notte tra venerdì e sabato dopo aver cambiato idea due volte sul farci o meno transitare sul suo terreno…

E’ stata dura, faticosa, stressante come non mai; ho dormito poco, ho corso di qua e di la, ho preso 3 chili (e questo non è male!), ho dovuto tappare vari buchi ecc. ecc. Però è andata, e alla fine, nel complesso è andata piuttosto bene.

Non ho tempo di fare una cronaca dettagliata, anche se mi piacerebbe. Dovrò però scrivermi alcune cose che ho imparato da questa 5 giorni. E, quasi a caldo voglio fare un po’ di considerazioni:

Ecco le mancanze principali che hanno creato problemi e che potevano precludere il regolare svolgimento della gara:

- È mancato un responsabile degli allestimenti e dei materiali annessi e connessi.
- E’ mancato un responsabile della viabilità degli Atleti e della segnaletica (Parking e Bus compresi) che si occupasse anche dei rapporti con Vigili Urbani e Vigili del Fuoco, nonché degli accordi per la collocazione fisica dei parcheggi.
- E’ mancato, almeno in parte, un contatto preventivo con i proprietari – dovuto alla mancanza di coordinamento tra tracciamento e relazioni locali.

Se la prima mancanza non è stata notata dai partecipanti ma solo dagli addetti che si sono dovuti arrangiare, la seconda invece la si è notata (e le polemiche sui parcheggi ne sono un esempio lampante) Abbiamo supplito alla mancanza dei promessi Vigili del fuoco, Vigili Urbani ecc. depauperando altri settori. La terza cosa, notata anch’essa, vista la diversa stampa dei percorsi, va analizzata sia alla luce di problemi interni ma anche di problemi di contatti con le amministrazioni locali che hanno fatto poco o nulla per agevolarci in questo compito.

Altri problemi, meno importanti perché non potenzialmente bloccanti, ma importanti per alcuni concorrenti, ci sono comunque stati. Ad esempio il cambio di orario per alcune categorie della 5^ tappa dovuto ad un mio personale errore nella elaborazione della griglia di partenza a caccia. Cambio necessario perché si sarebbero concluse le partenze dopo 5 ore e non dopo le 3 ore e 30 preventivate, con problemi di concomitanza con un concerto del pomeriggio ecc. ecc. Di questa situazione ne hanno sofferto in pochi perché la cosa riguardava solo le partenze non a caccia e quindi la classifica finale non poteva essere mutata. I tempi di partenza dei ritardatari sono stati sistemati tutti e quindi la cosa si è risolta con qualche borbottio. Altro problema rilevato: la lunghezza e la difficoltà di alcune categorie master femminili e in qualche occasione anche di alcune categorie giovanili. In una gara a più giorni, in particolare nelle categorie Master, si deve tener presente anche l’aspetto turistico e non costringere le signore a letto il pomeriggio… Anche questa una mia mancanza nel senso che forse ho dato poche direttive ai Tracciatori che, per inciso, salvo questo aspetto, hanno fatto un lavoro di altissimo livello. All’Ultimo momento e’ mancato il cuoco ma per fortuna il mitico, grandissimo ZP-Bezzi ha supplito alla grande! La mattina a posar punti, alle 10 in cucina sul campo di gara e alla sera in colonia a far da mangiare all’organizzazione. GRAZIE MARCO!!! ( anche se dovrò ‘sborsare’ 200 litri di birra al settore tracciamento per la cessione del suo cartellino…! - maledette abitudini calcistiche, hanno invaso anche il nostro sport!)

Altri commenti li lascio ai concorrenti – le critiche, fatte con coscienza e conoscenza, servono sempre.

Ma ci sono anche i lati positivi!

Il team organizzativo mai così unito ed efficiente, la segreteria che ha funzionato benissimo, senza code e problemi, la gestione delle partenze e degli arrivi semplicemente perfetta, la gestione informatica ha girato bene anche se in un paio di occasioni le stampanti hanno fatto le bizze, le premiazioni sono state uno spettacolo, i premi ricchi, ben disposti ed apprezzati, il percorso lungo la corda sempre in crescendo (70 bimbi sabato!) con grandi apprezzamenti dei genitori, il Kindergarten più che efficiente, addirittura professionale e con alcuni bimbi che non volevano più andarsene…

Tecnicamente, a parte il piccolo neo della lunghezza di alcuni percorsi e del cambio dell’ultima tappa, le carte ed i percorsi sono stati più che all’altezza. Apprezzamento unanime, in particolare da parte dei concorrenti d’oltralpe e, uniche critiche, da parte di alcuni soliti italiani “ravanoni” che non sanno ammettere che a sbagliare sono loro e non la carta… Se Horaceck mi viene a dire “carta perfetta”, l’ultimo pinco pallino MC non può dirmi che la carta è tutta sbagliata… forse non dovevo, ma gli ho riso in faccia e l’ho mandato in un posto più consono alla sua condizione…

Uno degli aspetti che personalmente considero più positivo è stata la scoperta, all’interno dell’organizzazione, di alcune individualità nuove che mi fanno ben sperare per il futuro, sia per gli appuntamenti internazionali che ci attendono sia per la futura dirigenza. Non è giusto far nomi e devo dire che tutti quelli che hanno collaborato hanno dato moltissimo; non c’è stato nessuno che si è nascosto o che si è barricato dietro il proprio ruolo iniziale; dove c’era bisogno (vedi i problemi di parcheggio e degli attraversamenti) si andava con entusiasmo. I particolare devo ringraziare i ragazzi, (ben 28 sotto i 20 anni) che mi hanno davvero sorpreso per le loro capacità e per la loro voglia di collaborare.

Qualche nome e qualche ringraziamento personale però mi sento di farlo:
Grazie a Stefano Galletti, grande speaker che ha raccontato la gara in modo entusiasmante, grazie a Stefano Zarfati che ci ha scelti per lanciare la sua bella canzone Running (mi dicono che ha già avuto proposte dalla Svezia!); grazie ad Andrea Rinaldi; pochi sanno cosa vuol dire essere il centro del mondo per la logistica e le informazioni – lui è stato l’interfaccia dell’organizzazione verso i concorrenti; grazie a Paola Donà, segretaria dell’APT (e che prima Andrea e poi Roberto ed io abbiamo fatto impazzire) grazie a Roberto Sartori sempre a testa bassa a lavorare e risolvere problemi, parafulmine dell’organizzazione, alla fine stanco ma contento – Roby sei un grande!
Un grazie particolare a mia moglie Elisabetta, che oltre a curarsi della preparazione dei premi ed affiancarsi a Michela al Kindergarten (e quest’ultima ha ricambiato nel suo settore), mi ha soprattutto sopportato ed aiutato in questo periodo di stress…